Come fare filosofia con i film
Roberto Mordacci (a cura di)
Il cinema pensa. Non lo fa solo nel caso dei grandi autori, ma ovunque registi, attori e pubblico si ritrovino, come per incanto, in un dialogo di immagini e idee. Tuttavia, se non disponiamo di una chiave di lettura per cogliere la densità sotterranea di un film, quest’ultimo scorrerà come un fluido su una superficie impermeabile. Avremo così perduto l’occasione di incontrare una verità, spesso tanto semplice quanto profonda, mostrata per via sensibile invece che concettuale. Se si impara a leggere un film con gli “utensili” della filosofia (concetti, ragionamenti, idee e persino teorie), si accede a un’esperienza più piena e più consapevole di ciò che il cinema ci presenta. È in tal senso che questo libro offre un metodo. Anzi, ne offre quattro. Per leggere ogni tipo di film, di qualunque epoca e per qualsiasi pubblico. Non sono i soli metodi possibili, ma sono quelli che, consolidati da una letteratura ormai ampia e approfondita, riassumono efficacemente i principali modi in cui la filosofia si è accostata al cinema e ha offerto agli spettatori, non meno che ai critici e agli autori, la ricchezza della propria millenaria tradizione.
Carocci, Roma 2017